QR per l’editoria: ovvero il digitale al servizio della carta

E-book, tablet, multimedialità hanno ormai fatto entrare anche un oggetto antico e per tanti già perfetto come il libro nella sua era 2.0. Il risultato è, come spesso accade, che il mondo degli amanti del libro si è spaccato in due: da un lato i nostalgici, i fanatici del rapporto fisico con le pagine, i romantici che senza il profumo della carta, il fruscio della carta, la ruvidezza della carta che mondo è; dall’altro gli ipertecnologici, futuristi a oltranza, cittadini della Matrix smaterializzata e del 2.0. chartE se gli opposti non fossero così opposti e potessero anzi essere ricomposti? Se fosse possibile salvare capra e cavoli, insomma, fisico e virtuale insieme, e non dover rinunciare né alla matericità del tanto amato oggetto libro, né ai sorprendenti effetti speciali che le tecnologie digitali possono offrirci? È proprio quello che sta succedendo in alcuni interessanti esperimenti dell’editoria libraria. La “magia” è possibile grazie a due sigle, QR e AR: si tratta di due tipologie di codici ormai largamente diffusi -poco in Italia per la verità- che consentono di implementare un oggetto stampato con contenuti virtuali quando vengono inquadrati con un dispositivo in grado di collegarsi a una rete: un computer con videocamera, ma anche un comune smartphone.QR funzionamento Continua a leggere