Newton: Libri… di carta a 0,99€

A marzo la casa editrice romana uscirà con LIVE una nuova collana super low-cost. 12 titoli per iniziare che includono, oltre a monumenti della letteratura come Shakespeare o Jane Austen, anche un paio di autori molto venduti della Newton Compton, Marcello Simoni, con I sotterranei della Cattedrale, e Andrea Frediani, con L’assedio di Roma). Queste opere costeranno meno di un ebook!
È l’attacco frontale del libro di carta contro l’avanzata del digitale?
«Questa collana è stata concepita per offrire ai librai uno strumento per sfidare il libro digitale» ha dichiarato Raffaello Avanzini, figlio del fondatore di Newton Compton. «0,99 euro è lo stesso prezzo degli e-book ultrascontati. I nostri volumi, allegri e colorati, saranno esposti vicino alla cassa delle librerie. Se manca il resto si può dare un Seneca o una Némirovskij». La tiratura? «Di ognuno di questi nuovi tomi della ‘Live’ pensiamo di tirarne 70-100 mila copie. Ritengo che andranno via tutte. I nostri libri a 9,90 euro (I Mammouth, ndr) hanno spesso scalato le classifiche. Li abbiamo offerti al lettore nella maniera giusta. Per esempio, di un’opera non per tutti i palati come l’ Ulisse di Joyce ne abbiamo vendute 25mila copie ma l’abbiamo proposta in una traduzione eccellente, con un linguaggio accessibile a tutti. I libri di ‘Live’, inoltre, sono libri-esca. Ne compro uno attirato dal fatto che così non svuoto il portafoglio, mi appassiono e torno ad acquistarne altri, magari più costosi. È un modo per ridare fiato al mercato».
O per ucciderlo, affogando la filiera redazione-carta-stampa?
I caso sono 2: o Newton propone questi libri assolutamente sotto costo o tutti gli altri editori, Newton compresa, fin ora hanno lucrato oltre modo sui prezzi di copertina. Il che può anche essere, ma se è vera la proporzione che dice che il costo industriale (carta e stampa) di un libro è circa il 10% del prezzo di copertina, Newton sta pagando a copia 9 centesimi di euro!

Ps. Se qualcuno conosce uno dei 25mila che hanno comprato e letto l’Ulisse di Joyce me lo faccia sapere. “un linguaggio accessibile a tutti”… Ma se non ha neanche la punteggiatura…